Vertical Architecture
Dopo chilometri e chilometri di terra e cespugli, percorrendo un’infinita lingua d’asfalto che si perde nel nulla, qui, finalmente, il paesaggio cambia, ci si alza di quota, ma l’orizzonte è ancora piatto, vaghiamo per cercare un posto dove passare la notte mentre si sta alzando la luna e il cielo prende un colore bluastro. Sopra di noi come per incanto appare, inaspettata e prepotente, la sagoma nera della Devils Tower. Un brivido mi corre lungo la schiena, questo luogo, film a parte, fa venire la pelle d’oca, poi la luna e la stanchezza fanno il resto. Piantiamo le tende… meglio cercare di dormire.
Marcello dice “questa è la cima più assurda che io abbia mai scalato”. Un enorme budino di granito in mezzo alla pianura, un’infinità di pilastri che a loro volta creano una miriade di diedri paralleli, chiari, verticali, che finiscono nel cielo.
El Matador è una linea esteticamente perfetta, difficile ma non estrema, proteggibile ma pulita e vergine. Salgo cauto, ogni movimento voglio sia preciso e sicuro, i friend entrano senza indugi e danno la sicurezza di uno spit, poi il sole, il granito compatto, rossiccio, caldo… del diavolo oggi neanche l’ombra.
Vertical Architecture
After endless kilometers of dirt and shrubs, following a strip of asphalt that disappears into nothing, here, finally, the scenery changes a bit. We gain some elevation, but the horizon is still flat. We wander around looking for a place to spend the night. Now the moon is rising and the sky takes on a bluish-green hue; above us, appearing as if by magic, the dominating black form of Devils Tower rises unexpectedly. A chill runs down my spine. This place, even disregarding the movie, causes goose bumps; the moon and fatigue do the rest. We pitch our tents … we’d better try to get some sleep.
Marcello says, “This is the most ridiculous summit I’ve ever climbed.” An enormous mound of granite in the middle of the plain, with innumerable columns creating a myriad of light, parallel vertical dihedrals reaching to the sky.
El Matador is an aesthetically perfect line, difficult but not extreme, allowing the use of protection but clean and unspoiled. I climb cautiously, wanting every movement to be precise and secure. The friends enter without hesitation and provide the security of a bolt, then the sun, the warm and compact reddish granite … today there’s not even a shadow of the devil.
Devils Tower National Monument
Experience by Manrico Dell’Agnola