Solo 22 ore e 41’ per percorrere – in bicicletta e a piedi – il maggior dislivello positivo del mondo: dal livello del mare alla cima dell’Aconcagua (6963 m)
Con una partenza anticipata rispetto al programma per approfittare di una “finestra” di meteo eccezionalmente favorevole sabato 24 gennaio 2015, alle 15.41, l’atleta italiano Nico Valsesia ha raggiunto la vetta dell’Aconcagua, a 6963 metri, dopo essere partito 22 ore e 41’ prima dalla spiaggia di Las Ventanas, nei pressi di Vina del Mar, in Cile, stabilendo così il record mondiale per il massimo dislivello positivo. Seppure non nuovo a imprese estreme di ogni tipo (tra cui 5 partecipazione alla corsa ciclistica Race Across America e il record sul percorso Genova-Monte Bianco in 16h 32’) si è trattato probabilmente dell’impresa più impegnativa e fuori dall’ordinario tra quelle compiute dall’atleta di Borgomanero, tenuto anche conto dei rischi connessi al percorso, allo sforzo, all’altitudine elevatissima e alla grandissima variabilità del meteo in queste zone.
La decisione quasi di partire è stata presa in modo quasi improvviso, grazie alle previsioni meteo eccezionalmente positive: alle 17 del 23 gennaio, Nico è salito sulla sella della sua bicicletta sul lungomare di Vina del Mar, in Cile, e ha incominciato la sua salita di oltre 200 km fino a Los Horcones (Argentina), a 2900 metri di quota. Un’ascesa serale e notturna lungo strade piene di traffico prima e attraverso ripidi e spettacolari tornanti poi, fino ad arrivare al punto di accesso al Parco Provinciale dell’Aconcagua, all’una di notte.
Qui un rapido cambio di abbigliamento, zaino, frontale, e dopo 20 minuti partenza di corsa perso la vetta; primo step, la stazione di Plaza de Mulas, a 4300 metri di quota, raggiunta alle 6.30 del mattino del 24 gennaio. Altro cambio di abbigliamento, questa volta per l’alta montagna, nuova ascesa verso Nido de Condores, a quota 5500.
A questo punto, la fatica ha incominciato a farsi sentire davvero duramente: Nico ha rallentato suo ritmo e ha incominciato a mostrare forti segnali di disidratazione che lo hanno costretto a uno stop a quota 6000; qui, con l’assistenza degli uomini del suo team, è stato alimentato e reidratato,
riprendendo – sia pure con grande sforzo – la salita.
La determinazione di Valsesia è riuscita così ad avere la meglio: alla fine,dopo un’ulteriore di 10 minuti a La Cuevas, a quota 6700, alle 15.41 la vetta è finalmente raggiunta. 7000 metri dislivello in meno di 23 ore: difficile dare un’unità di misura alla cosa… basti pensare che, considerare i 200 km e 2900 metri di dislivello percorsi in bici, la sola parte a piedi viene di norma percorsa con trekking di durata variabile dai 10 ai 15 giorni e che fino ad ora questa impresa non è mai stata compiuta con successo.
Questo un breve riassunto di materiali e attrezzature utilizzati, per la l’intero progetto “Aconcagua 7000”:
0-2900m – 200km in bicicletta
Abbigliamento Sportful – Linea Bodyfit Pro
2900m-4300m
Abbigliamento Karpos da trail termico
4300m-7000m
Abbigliamento Karpos Mountain (Sassmaor Jacket – Moffola Glove – Latemar Evo Fleece)