Sara Avoscan “L’Agordina d’Oro” 2015

Sara Avoscan

Era, credo, il 2007 quando conobbi Sara; nessuna espressione aggressiva, non evidenti muscoli d’acciaio nè magrezze al limite dell’anoressia: una ragazzina dall’aria dolce, ma con uno sguardo deciso di chi sa quello che vuole. Me la segnalò mia moglie come uno degli atleti più promettenti fra il gruppetto che allenava Sandro Neri e Marcello Luciani ed apparve subito come testimonial nel primo catalogo Karpos. Da allora la sua carriera di arrampicatrice è stata veloce ed esplosiva, costellata di successi nel campo delle competizioni e delle realizzazioni in falesia. Non è di questo però che voglio parlare, ma della nuova Sara: Sara alpinista.

Sara Avoscan

Se dovessi ragionare con la mia testa direi che chi sale l’8c sulla plastica dovrebbe danzare in montagna su qualsiasi via, invece tutti sappiamo che così non è! Anzi! Quasi sempre essere campioni del grado non significa essere capaci di arrampicare con tranquillità in ambiente, nemmeno molti gradi sotto il proprio limite tecnico. Ormai ogni palestra ha i suoi “campioncini”, ma quasi sempre il tutto rimane circoscritto in quel contesto. L’attività alpinistica di Sara ed Omar non lascia, in ogni caso, dubbi; un conto però è leggere un conto è vedere. In questi ultimi anni mi è capitato, un po’ per lavoro un po’ per gusto, di salire alcune vie con loro ed ho scoperto in Sara anche un livello superlativo su vie poco chiodate, friabili ed in ambiente generalmente impegnativo; livello che in Omar davo per scontato, ma che in Sara non immaginavo.

Sara arrampica calma, sciolta, precisa e sicura. Rischiare voli di 20 metri su difficoltà di 7b, su una grande parete, spit o no spit, credo lo si possa assolutamente considerare alpinismo a tutti gli effetti. Se poi a questa passione viene aggiunto rispetto per l’ambiente ed amore per le montagne il cerchio si completa.

Sara Avoscan

I suoi sogni nel cassetto sono estremi ed ambiziosi e spero che presto possano entrare nel suo curriculum già ricco di cose preziose.

Manrico Dell’Agnola

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