La famiglia Giacomini ce l’ha nel Dna la bicicletta. Tutti sono andati in bicicletta: mio padre, mio zio, i cugini di mio padre, mio nonno e probabilmente anche il mio bis nonno. Ora il più giovane di questa dinastia è mio cugino Agostino che da sempre va in bicicletta. Io, da solita pecora nera, ci sono approdata assai tardi. Devo il mio incontro con la bicicletta come mezzo di trasporto, e non di sollazzo, alla mia amica Daniela che, da alcuni anni, condivide con me avventure disparate in giro per il mondo.
Così, quando mi propose di affrontare lo Hielo Patagonico Sur raggiungendolo in bici percorrendo prima tutta la Carretera Austral, pur titubante sul fatto di farcela, le dissi di sì.
Fu amore a prima vista. Così dopo quei 1300 km di foresta, fiordi e ghiacciai ne ho percorsi 1500 da Belluno a Catania, alla ricerca di tutte le piste ciclabili e le strade alternative possibili.
Ora avvero un sogno: percorrere la Costa Rica in bicicletta.
Quattro i miei compagni di viaggio, tutti ciclisti, chi più chi meno, odierni o passati, tra i quali mio cugino Ago. La più scarsa sono io, sia per mezzi tecnici, che per “soramanego” come dice Manrico, ma in quanto a testa dura non mi batte nessuno.
A noi il privilegio di lanciare una nuova disciplina: il cicloturismo estremo: sterrati impegnativi , salite fatte di interminabili spinte, il tutto con annesse borse da minimo 10 kg. Fatiche disumane ma emozioni impagabili date da una terra meravigliosa.
Experience by Antonella Giacomini